Non è un romanzo questo, né un’autobiografia, anche se parlo di me, anche se è tutto vero (o quasi) quello che scrivo e l’ordine dei capitoli è pressocché cronologico. Non racconto la mia vita, ma solo dei tratti presi qua e là, esperienze ed impressioni comunque importanti e che conservo sempre vive. Alcune pagine risalgono a cinquant’anni fa e oltre, altre sono molto più recenti, poche recentissime. C’è un po’ di tutto e per questo ho pensato al titolo “Ricordi – Pensieri – Annotazioni”. In effetti ci sono ricordi come tali, pensieri che possiamo ritrovare nelle poesiole, annotazioni come considerazioni non sentite liricamente, ma che neppure pretendono di avere una qualche dignità storico-filosofica. Ho provato a rendere le pagine il più “leggibili” possibile, adottando spesso la forma del dialogo, autoironico e scherzoso alle volte, certamente non quando le cose di cui parlo sono serie, tristi o addirittura tragiche. Nessuno finora aveva letto le mie modeste poesie (qui offro ai miei pochi lettori una facile battuta… potevi continuare a tenertele per te). Solo ora, giunto alla mia venerabile età, solo ora oso aprire alcuni cassetti riposti del mio intimo. Ora o mai più!